A Venezia l’alta marea, o acqua alta, capita in autunno o, più raramente, in primavera quando tirano i venti di scirocco che impediscono il regolare deflusso delle acque e creano forti picchi di marea. E’ un fenomeno a cui i veneziani sono abituati da sempre e che comporta qualche disagio, ma se ben equipaggiati è possibile comunque girare per la città con un bel paio di stivali che si possono acquistare in qualsiasi negozio di scarpe o addirittura dal ferramenta.
I parametri per rendersi conto dell’altezza dell’acqua sono i seguenti e vanno calcolati sul livello medio del mare, o zero mareografico, secondo la misurazione dalle stazioni idrografiche.
Sotto gli 80 cm la marea è normale
A 100 cm – (5% della superficie del centro storico invasa): disagio lieve.
A 110 cm – Marea sostenuta (14% della superficie invasa – suonano le sirene con un anticipo di 3-4 ore): disagio medio.
A 120 cm – Ma rea molto sostenuta (30% della superficie invasa): disagio alto.
A 130 cm – Marea molto sostenuta (45% della superficie invasa): disagio pesante.
A 140 cm – Marea eccezionale (55% della superficie invasa): disagio molto pesante
A 150 cm – Marea eccezionale (65% della superficie invasa)
A 160 cm – Marea eccezionale (oltre 70% della superficie invasa)
Il Comune di Venezia avvisa per tempo tutti i cittadini con una sirena che suona qualche ora prima che arrivi l’alta marea. Inoltre è possibile scaricare l’app HI!TIDE che segnala le previsioni sull’acqua alta e consultabile per controllare se vi saranno o no fenomeni rilevanti.
A Venezia l’acqua alta ha creato numerosi e importanti problemi soprattutto per gli abitanti dei pianterreni o per i proprietari dei negozi che non riuscivano ad arginare l’acqua che entrava dalla loro porta. Ha fatto danni ingenti e ha eroso e rovinato abitazioni e monumenti, chiese e biblioteche. L’altezza massima storica fu registrata il 4 novembre 1966 con un valore di +194 centimetri, mentre l’altezza minima fu rilevata il 18 gennaio 1882, con -124 centimetri.