I mezzi di trasporto pubblico a Venezia funzionano solo via acqua e percorrono i canali navigabili della città. La flotta dei mezzi natanti appartiene all’ACTV che gestisce il trasporto pubblico della città sia di terraferma che lagunare.

Il vaporetto.

Viene chiamato così perché quando venne varato il primo nel 1881, montava un motore a vapore. Inizialmente, proprio per dare spazio alla sala macchine, la plancia centrale era rialzata, oggi invece, con il motore a diesel, presentano un’ampia cabina a poppavia della plancia, destinata ai passeggeri, oltre ad alcuni posti a sedere all’aperto a prua (sistemazione, quest’ultima, che è assente nei mezzi più moderni) e a volte anche a poppa.

Ha le fiancate  e il tetto color crema e, solitamente, porta i numeri della linea 1 e 2 che percorrono il Canal Grande e il Canale della Giudecca

 

Il vaporetto o il piccolo.

Esiste un altro tipo di vaporetto, chiamato dai veneziani motoscafo o il piccolo, perché ha una stazza minore del precedente. E’ di colore bianco e nero,  viene usato nelle linee circolari, le “Giracittà” come la linea 42 o 52, che consentono di effettuare, con alcune varianti, il giro di Venezia. Questi vaporetti sono più bassi di quelli classici per consentire loro di passare al di sotto del Ponte delle Guglie o del Ponte dei Tre Archi durante le maree sostenute. Se ciò non è possibile, anch’essi transitano solo per il Canal Grande in attesa che l’altezza della marea ritorni alla normalità.

 

La motonave.

Sono i mezzi pubblici più grandi che si occupano di collegare Venezia alle isole maggiori della laguna nord, il Lido e il collegamento tra Pellestrina e Chioggia. Sono in grado di trasportare fino 1.000-1.200 al massimo. Di solito partono sempre dalla Riva degli Schiavoni o dalle Fondamente Nuove.

 

L’equipaggio del vaporetto è composto da un comandante e da un marinaio. Il comandante deve guidare il vaporetto rispettando i limiti di velocità ma anche gli orari previsti ed è il responsabile del natante. Il marinaio si occupa di fare le manovre di ormeggio sui pontili e di aprire il barcarizzo (cancelletto di apertura del vaporetto) per far scendere e salire le persone.