La Madonna della Salute è la solenne celebrazione, che si svolge nel giorno della Presentazione di Maria al tempio (21 Novembre), e che iniziò, per volontà popolare, con la presenza del Doge Marcantonio Giustinian, già dal 1681, addirittura ancor prima che la Chiesa fosse consacrata.

La Chiesa della Madonna della Salute fu costruita su decreto del Senato del 22 ottobre 1630, per ottemperare all’adempimento di un voto precedentemente fatto alla Madonna durante l’infuriare della pestilenza, su progetto dell’allor giovanissimo architetto Baldassarre Longhena.

La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi.

Nel momento culminante dell’epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio motivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo.

Poche settimane dopo la processione, l’epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino (oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado. Il governo decretò allora di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della “Salute”.

Ancora oggi si rende grazia alla Madonna per aver interceduto e salvato i veneziani dalla peste, con un pellegrinaggio che ha come meta la Chiesa della Salute. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. Per facilitare il pellegrinaggio, viene eretto sul Canal Grande un ponte provvisorio in legno che collega la punta della Dogana con Santa Maria del Giglio. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo.

 

Alcune curiosità:

  • la pianta della Chiesa, a detta dell stesso Longhena, è a forma di corona per essere dedicato alla Regina del cielo.
  • la statua marmorea posta sulla lanterna della grande cupola (ricordo qui che la Chiesa è la sola a Venezia ad avere due lanterne) rappresenta sì la Madonna, ma venezianamente vestita da “capitana da mar” mentre tiene in mano il bastone di comando della flotta veneta.
  • un autoritratto di Tiziano settantaquattrenne può essere visto nell’evangelista San Matteo (“Missione dello Spirito Santo sopra gli Apostoli”)
  • A Venezia in questo giorno di festa si mangia un piatto tipico: la Castradina, la carne affumicata e salata di montone castrato. E il motivo è che si mangia in omaggio ai Dalmati, che durante il periodo di isolamento per la grande pestilenza del 1630, erano gli unici a rifornire di cibo la città. I veneziani per quell’anno mangiarono solo carne di montone che avevano imparato a conservare con la salmistratura.