Il Ponte di Rialto ha una storia antichissima. Il primo ponte fu costruito nel 1181 ad opera di Nicolò Barattieri, inizialmente era fatto di barche, poi, nel 1255 fu rifatto in legno su palafitte. Nel corso dei secoli crollò due volte: una durante la sommossa nel 1310 di Baiamonte Tiepolo e un’altra volta nel 1444 a causa dell’eccessivo numero di persone stipato sul ponte per vedere il corteo di barche che trasportava, si pensa, Federico III.
Venne ricostruito sempre in legno ma più largo, con delle botteghe ai lati e con la parte centrale mobile per far passare gli alberi delle imbarcazioni. Fu allora che il ponte venne chiamato ” di Rialto “, come ancor oggi lo conosciamo.
Il dipinto di Vittore Carpaccio La guarigione dell’ossesso, oggi conservato alle Gallerie dell’Accademia, mostra com’era quest’ultimo: un ponte levatoio in legno.
Nel 1514 ci fu un enorme incendio che bruciò gran parte del ponte e delle case circostanti. E il doge accolse la proposta di ricostruirlo completamente in pietra per renderlo più solido e sicuro. Venne accettato il progetto di Antonio Da Ponte: il ponte sarebbe stato a campata unica e non a tre campate come proposto da altri.
Nel 1588 si iniziò lo smantellamento delle botteghe sul ponte di legno di Rialto e la demolizione dello stesso. Vennero demolite anche le case intorno a Campo San Bortolo mio, per aumentare lo spazio dell’area vicino al ponte in costruzione. Vennero puliti dal fango i pali, costruite paratie. Legname e grossi blocchi di pietra d’Istria arrivarono a Venezia e riempirono tutti i campi della città.
Nello stesso anno fu posata la prima pietra e cominciarono i lavori effettivi.
I lavori del ponte vennero ultimati nel 1590 e poi furono costruite le botteghe su tutta l’arcata. Il 1591 vide il compimento del Ponte di Rialto come attualmente si erge sul Canal Grande.
Il Ponte subì nei secoli numerosi restauri, principalmente a causa della pavimentazione in cotto che, a causa del continuo passaggio, si sfaldava e diventava pericolosa per l’attraversamento. Nel 1677 venne sostituita con un pavimento a “masegni”, la trachite euganea di cui Venezia è lastricata tuttora.
Nel 1739 il Ponte venne restaurato totalmente e nel 1769, dopo un incendio che bruciò l’arco intermedio e le botteghe sul lato del ponte che va dal Fondaco dei Tedeschi al Palazzo dei Camerlenghi, nuovamente venne restaurato e ricostruito nelle parti maggiormente incidentate.
Nei secoli fino ad oggi ci furono molti restauri e poche modifiche. Il ponte di Rialto è il più antico della città.